lunedì 4 giugno 2012

2012 - Nun me rompe er ca!


Scusate il francesismo ma ne ho piene le scatole del terrorismo che via via si sta facendo sempre più stringente intorno alla fatidica data della fine del mondo. Sembra che il terremoto abbia rinvigorito gli assertori della teoria.  Dopo che Giacobbo ha deciso (o gli hanno fatto prendere la decisione) di smorzare i servizi apocalittici in Voyager, sembra che ora sia la Nasa a dedicare ampio spazio alla questione.

Personalmente, se il mondo finirà o meno, non interessa ORA! Perché ORA ho altri problemi a cui pensare. Trovo però fortemente cinico, se non sadico l'atteggiamento che certa stampa ha di terrorizzare non solo sull'evento ipotizzato, ma su TUTTI gli eventi! 

Un acquazzone diventa il diluvio di Noè, un inverno particolarmente freddo diventa una pre-glaciazione, un'estate torrida sottolinea il problema dell'effetto serra, un terremoto per quanto tragico e terribile diventa il prologo alla fine del mondo. Certo eventi straordinari pongono in crisi l'umanità che li subisce, ma ci sono sempre stati!
Penso che con ciclicità la Natura sia stata spesso eccessiva nelle manifestazioni  e questo ci ha portato a vivere per centinaia di migliaia di anni di varie civiltà (al largo del Giappone sono state trovate costruzioni risalenti al 400.000 a.C.! una volta chiaramente abitate e che ora si trovano sommerse custodite nelle profondità marine). 

Che cosa potrei fare ORA in previsione della fine del mondo? Nulla, a mio parere, anche i rifugi anti-atomici che tanta fortuna hanno avuto negli USA decenni fa, possono diventare una trappola per topi! Sono fatalista e considero che sia inutile pensare ora e crucciarsi per la "fine", fare tanti teoremi sul come, cosa, dove e prender spunto da qualsiasi manifestazione terrena per esaltarne la fatidicità, aggiungendo ulteriore tormento alle difficoltà della vita e togliendo senso ai nostri sforzi!

Aggiungo che sono fatalista per quanto riguarda il nostro destino in generale : c'è una canzone degli Alpini che dice "la cica in bocca, el goto in man, soto a chi toca, anca doman" : la sigaretta in bocca, il bicchiere di vino in mano, sotto a chi tocca, anche domani,

La sigaretta  ed il bicchiere sono i simboli dei gesti più comuni e semplici che un uomo fa nel quotidiano, quindi sottolinea la necessità di mantenere la normalità nella nostra vita e di godere delle "piccole" gioie, voluttuarie, ma anche spirituali ovviamente, perché domani il destino potrebbe sancire il nostro ultimo giorno, nessuno sa il momento preciso!

Penso che stiamo già soffrendo per il periodo alquanto duro di crisi totale, la confusione che stiamo vivendo ci pone in uno stato di prostrazione e spesso di disperazione, senza dover a tutti costi elucubrare sulla ipotetica fine del mondo! E se anche lo facessimo, quanto il tormento e l'ansia ci aiuterebbero nel momento "clou" ?

Vivere sempre al meglio di noi stessi, cercare di vivere perseguendo i "fondamentali" della vita, vale a dire l'  amore, la carità, la giustizia, la fede, la bellezza e la salute è l'unica cosa che possiamo fare per giungere alla nostra "fine", qualsiasi possa essere ed a prescindere da quando sarà, in modo quanto più sereno possibile.

Perciò "media", nun ce rompe er ca! 

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5 Commenti:

Blogger nellabrezza ha detto...

ecco lo dicevo giusto ieri, alla svolta di uno sterrato...inutile pensare a cosa succederà dietro quella curva. e preoccuparsi anche. noi siamo qui ora a mettere un piede dopo l'altro. facciamolo con gioia ed attenzione e vivremo. dopo la curva non ci è dato sapere cosa ci sarà, ma noi siamo qui adesso e godiamoci questi passi...

lunedì, giugno 04, 2012 10:29:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Giusto sorella ! dammi il 5 ! ;)

lunedì, giugno 04, 2012 10:33:00 AM  
Anonymous slog ha detto...

sottoscrivo.
e sono dell'idea che purtroppo così come ferrara è stata distrutta da un terremoto nel 1570, dobbiamo ricordarci che il nostro paese è sismico, che alcuni stati degli usa ci convivono con buona pace della popolazione, che purtroppo così è anche se non ci pare.
l'unica cosa che possiamo fare è cercare di evitare quante più morti possibili e darci sostegno l'un l'altro (fermo restando che se mi costruisci sull'etna e ti rifiuti di lasciare casa quando la protezione civile te lo dice, allora puoi anche arrangiarti, per quel che mi riguarda).

lunedì, giugno 04, 2012 10:49:00 AM  
Blogger Shunrei ha detto...

Mi accodo: una della cose che mi han fatto girar le scatole in questi giorni di terremoto è stata l'invasione di link e di gente che ripeteva "Ah, ma i Maya l'avevano detto che a maggio ci sarebbe stato il terremoto...".
I Maya? Quanti secoli fa? E han previsto anche che sarebbe stato a Finale Emilia? No, perchè allora previsioni così le faccio pure io... "A luglio tirerà il terremoto". Va' che ci becco, in qualche parte del mondo in qualsiasi momento sta tirando il terremoto!!

lunedì, giugno 04, 2012 12:36:00 PM  
Blogger Soleil / Mamma Oggi Lavora ha detto...

come diceva mia mamma, la fine del mondo è quando uno muore, non c'è bisogno di scomodare una fine del mondo a larga scala :) Per cui le previsioni su di me hanno poca presa
voyager non è un programma scientifico, l'attendibilità è pressoché nulla, fai bene a diffidare!

mercoledì, giugno 06, 2012 9:13:00 AM  

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