giovedì 9 febbraio 2012

Bunker Roy ed il Barefoot College


Per chi non conosce la lingua inglese, riassumo brevemente il succo della presentazione.

Dopo aver concluso la sua istruzione in uno dei più esclusivi college Indiani, Bunker Roy decise di fondare un College per i poveri dove gli insegnanti imparassero dagli alunni e viceversa. Il suo sogno era di utilizzare le conoscenze tradizionali piuttosto che la "conoscenza imparata sui libri"  

Quindi le materie che si studiano in questo College sono basilari sistemi di vita per sfruttare il proprio territorio per creare un benessere ecosostenibile, sopperendo alle prime necessità della popolazione.   La gioventù rurale selezionata dalla comunità vive in maniera spartana e segue le regole del Grande Mahatma Ghandi, nutrendosi a malapena di un pasto al giorno, studiando per terra, dormendo per terra, per ricevere la formazione a Barefoot College. Anche i bambini partecipano alla scuola, nel turno notturno, perché di giorno devono accudire agli animali delle loro famiglie. Per insegnare ai più giovani la democrazia, Roy ha istituito ogni 4 anni un'elezione democratica, dove tutti i bambini scelgono il primo ministro, che ha il suo gabinetto di ministri al seguito e svolgono la loro funzione con serietà e convinzione.  

Con un quasi architetto, che nell'occasione non si mise in "cattedra" ma collaborò alla costruzione degli edifici seguendo le indicazioni dei vecchi del villaggio per costruire il Barefoot College, in cui  Bunker Roy ha stabilito una comunità attiva.  Il Barefoot College ha formato più di 3 milioni di persone per posti di lavoro nel mondo moderno, in edifici costruiti in modo rudimentale, con pavimenti di terra battuta e senza sedie.

La regione che aveva scelto era brulla e tutti lo avevano deriso circa le sue pretese di far crescere la vegetazione: lui prese un anziano del luogo e  chiese al vecchio cosa può crescere in questo luogo? La vegetazione che vedete è cresciuta secondo le indicazioni del saggio.  Il College ha un eco-sistema di raccoglimento delle acque piovane che non si asciuga mai. Inoltre è alimentato totalmente dai pannelli a luce solare.

Il progetto più prestigioso è  quello  di coivolgere le donne, le "nonne" : nel filmato chiede, qual'è il mezzo per diffondere più rapidamente ed in modo esteso una tecnologia ? Televisione? no,  Telegrafo? no, Telefono? no, Tell to a woman : DILLO AD UNA DONNA.  Nel loro senso pratico le donne hanno la capacità di assorbire informazioni e tradurle in FATTI, tanto che non solo il villaggio è dotato d'illuminazione con lampade costruite dalle donne, alimentate dai pannelli, ma esse hanno creato un sistema sofisticato di specchi solari, che farebbero invidia ad Archimede, per cucinare i pasti di migliaia di persone!

Bunker Roy ha esportato la sua idea, prima in Afganistan chiamando le donne ad imparare dalle donne di Barefoot come costruire un sistema di elettricità solare e diventare ingenieri solari nella realtà illuminando i loro villaggi.  Spesso le donne erano frenate dagli uomini, in quanto i mariti erano restii a lasciare che le loro mogli si trasferissero per l'istruzioni al Barefoot College, quindi anche loro furono ospitati. Ma solo le donne furono addestrate, perchè si sà -di Bunker Roy- le donne sono più intelligenti !

In 6 mesi di training le donne continuavano a parlare a gesti, anche perchè di nazionalità diverse, non riuscivano a comunicare per diversità di lingua, ma il linguaggio del corpo ha permesso a loro di imparare e portare nei loro paesi di origine la loro esperienza, illuminando i loro villaggi  con impianti solari e creando nuovi centri di addestramento.

Nella Sierra Leone, riuscì a vincere l'ostruzionismo di un marito, che la donna anzi la "nonna" che voleva istruire seguiva supinamente:  riuscì a far addestrare la donna e dice di lei, che era partita come "nonna" ed era tornata trasformata in una "tigre". Di ritorno parlando con lei le chiese dove fosse il marito, lei gli rispose : oh lì da qualche parte, non importa! 

Il filmato finisce con la massima  : Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono.   Poi vinci. (Mahatma Gandhi)

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5 Commenti:

Anonymous Avedon ha detto...

Che bellissima esperienza!
Non ne avevo mai sentito parlare: grazie di avermela fatta conoscere. Mi ha ricordato un po' il libro-biografia di Sampat Pal "Con il sari rosa"

venerdì, febbraio 10, 2012 11:08:00 AM  
Blogger Lipodotata ha detto...

Ciao ciccina, non sono sepolta dalla neve ma il cazzeggio su FB mi tiene lontana dal blog.... Ma tu FB nulla?? Bacio

venerdì, febbraio 10, 2012 11:15:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Avedon : In effetti, assieme alla banca dei poveri, di un altro indiano sono imprese che partono dal basso e dimostrano la capacità delle donne!

Lipo : no aborrrrrro FB ;D baci

venerdì, febbraio 10, 2012 5:23:00 PM  
Blogger Lipodotata ha detto...

Peccato....non perche' io adori Fb ma permette un contatto istantaneo cosa che qui mi manca un po' :-) un abbraccio

sabato, febbraio 11, 2012 12:09:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

mmmhhhh ci penso Lipo. ci penso e mi faccio viva se decido di facebookarmi

sabato, febbraio 11, 2012 1:28:00 PM  

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