venerdì 6 gennaio 2012

Oro, Incenso e Mirra

Recentemente ho frequentato con molto entusiasmo   un corso sugli olii essenziali, che mi ha   aperto la mente su un mondo affascinante. Penserete, che c'azzecca con i doni dei Re Magi? Ve lo spiego.

Dei tre elementi l' ORO è un metallo nobile, si sa che rappresenta il "potere materiale" essendo dall'antichità simbolo dei Re e del potere temporale.  Nella medicina l'Oro, sotto forma di oligoelemento, è energetico,  usato nella cura dell'artrite reumatoide, il suo isotopo radioattivo viene impiegato in alcune terapie anti-tumorali.

L'Incenso e la Mirra sono invece delle resine:

l'Incenso dall'arbusto Bowellia cartherii,

la Mirra dalla Commiphora Mirrha.


Provengono dalla stessa regione mediorientale e venivano largamente usate in antichità per le loro proprietà terapeutiche.

Nel simbolismo l' INCENSO era l'essenza regina nell'adorazione delle "divinità", apre l'anima alla meditazione ed alla consapevolezza del proprio io, aiutando a realizzare le proprie aspirazioni spirituali.

L'Incenso agisce in modo netto a stati d'ansia di depressione, ansia ed angoscia. Usato come empiastro per curare le affezioni polmonare e il fumo riconosciuto come anticatarrale, è utile anche per le affezioni dell'apparto uro-genitale. Digestivo. Purificante e tonificante per la pelle, ne previene le rughe e coadiuva nel trattamento di macchie e cicatrici. Agisce sul quadrante inferiore del nostro corpo, il suo profumo ha una nota di base. Massaggiato sulla colonna vertebrale, sui muscoli ed i tendini è energizzante.

La MIRRA simboleggia l'unzione di Cristo, utilizzata nell'imbalsamazione e quindi alla morte,  in questo caso  rappresenta l'espiazione dei peccati tramite la sofferenza e la morte corporale presagio della Sua capacità di risorgere.

La leggenda narra che Afrodite, adirata per la  scarsa devozione che Mirra o Smyrna, una giovane bellissima, le dedicava, la punì facendola innamorare del padre, Teia re di Cipro. Mirra trovò il modo di giacere con il padre per ben 12 notti, prima che questi, volendo vedere il volto della meravigliosa amante, accendesse un lume e restasse agghiacciato dall'inganno: trasformato il piacere in ira  la inseguì per ucciderla. La giovane chiese aiuto agli dei, rendendola invisibile ed essi la trasformarono in una pianta, quello della mirra appunto, le cui lacrime di disperazione si concretizzarono in una profumatissima resina amara. Dopo nove mesi la pianta si aprì e nacque Adone. Il mito di morte e resurrezione, viene continuato dal figlio che morente, azzannato da un cinghiale durante una caccia, feconda con il suo sangue la terra e rinasce ogni primavera come la vegetazione. 

La Mirra ha una forte azione regolatrice del sistema endocrino, massaggiata sulla parte inferiore del collo è indicata nell'ipertiroidismo. Negli unguenti è ottima per guarire tutte le affezioni della pelle. In colluttorio è riparatrice nelle affezioni della gola e nelle infezioni dei denti. Frizionata sul torace è indicata per tutte le infezioni polmonari, sull'addome per tutte le infezioni intestinali.

Mentre l'Incenso ha un profumo ricco di monoterpeni (esplicano un' attività simile al cortisone, ma anche antisettica, stimolante in generale, attivatrice linfatica) che agisce sulla sfera inferiore del nostro corpo con una nota di base, la Mirra invece è ricca di sesquiterpeni (hanno attività antinfiammatoria, sedativa, attivatrice venosa ed immunostimolante) ed influenza la parte superiore del corpo con una nota di testa. Ambedue hanno una valenza riequilibrante lo Yang.

Quale stimolo emozionale l'Incenso è  indicato per coloro che ricercano il percorso della propria anima, che hanno scelto la meditazione e la consapevolezza a discapito della vita materiale. Da voce alle nostre aspirazioni spirituali. Per la sua capacità curatrice nelle affezioni polmonari, ci fa respirare meglio e quindi aiuta a ritrovare la calma interiore per avvicinarci meglio al divino. L'Incenso inoltre protegge durante la nostra meditazione da agenti esterni che potrebbero turbare il nostro equilibrio.

Anche  la Mirra è una grande compagna di viaggio: era bruciata durante il parto, proteggendo la nascita del neonato, come protegge il defunto nel viaggio eterno. Addizionato nel vino veniva porta ai morenti quale analgesico. Aiuta a vincere la paura della morte ed il dolore della separazione, indicata nei blocchi emozionali e nella nostra incapacità di vivere spiritualmente; se usata la sera stimola il sonno eliminando in noi tutti gli eccessi. La mirra ridimensiona il nostro ego, guidandoci verso un senso di universalità.

Nello studiare gli olii essenziali ho avuto la possibilità di sperimentare su me stessa quanto possano influire sul nostro fisico e sulla nostra psiche e l'immediatezza della loro azione.
Per capirlo e se avete un olio essenziale (ATTENZIONE SOLO SE PURO AL 100%) ponete due gocce nel palmo della mano, sfregate le mani scaldando l'olio ed attivando le sue proprietà organolettiche, avvicinate i palmi delle mani al naso ed inspirate ad occhi chiusi inalando il loro profumo, dopo due o tre inspirazioni ed ispirazioni, sedetevi o meglio sdraiatevi e rilassatevi un momento. Potrete constatare il beneficio che ne potete ricavare.

Avvertenze: gli olii essenziali puri usati sul palmo delle mani non danno problemi, ma se usati direttamente sulle altre zone della pelle possono dare problemi: diluiteli in olio vegetale (oliva o jojoba) per poterli stendere bene. Vanno usati abitualmente in diluizione di 1 a 10 (1 goccia di olio essenziale per 10 g. di olio vegetale).


Etichette: ,

9 Commenti:

Blogger Unknown ha detto...

Percorso alla scoperta di questi tre "Doni", che possiamo utilizzare per il nostro benessere psico-fisico..
grazie Renata..
sereno arrivo dei Magi..
un caro saluto..
dandelìon

venerdì, gennaio 06, 2012 9:13:00 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Io utilizzo l'olio essenziale di arancio: sui polsi, non mi dà problemi ma un senso di tranquillità e relax, e poi 2 gocce nella tisana al tiglio la sera o nel miele al mattino. Aiuta.
Quello alla menta, invece, lo utilizzo contro il raffreddore: 2 gocce sul fazzoletto e quando mi sento chiudere le vie respiratorie lo annuso. Funziona.
Auguri per questa Epifania che, bontà sua, ci lascia ancora un weekend!

venerdì, gennaio 06, 2012 9:56:00 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Molto interessante Renata.
Proverò anche io, grazie.

venerdì, gennaio 06, 2012 11:00:00 AM  
Blogger Soffio ha detto...

La simbologia dovrebbe essere maggiormente conosciuta

venerdì, gennaio 06, 2012 11:02:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

venerdì, gennaio 06, 2012 11:39:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Buona Epifania Dandelion.

Brava Giusy! L'arancio è l'olio della gioia. Tonico per il sistema nervoso, rafforza l'intuizione, indicato per gli studenti, per le materie umanistiche e prima degli esami.
Ma per i tuoi studenti andrebbe meglio l'olio essenziale di limone: contro l'appesantimento fisico e psichico. Rafforza il senso analitico, la capacità di concentrazione. Migliora la capacità di comunicazione.
Aiuta a riflettere con chiarezza. Ottimo per chi scrive. Utile per l'apprendimento della matematica.
Fortemente antisettico.


Maude : prova, vedrai il risultato!

Si Soffio: i preti hanno cura di farci accettare i sommi capi, ma rari sono quelli che vanno in profondità e per quanto riguarda la religiosità ho imparato più dal mio prof. d'italiano (spiegando Dante!) da un prete (gesuita) sospeso a divinis e dai miei insegnanti di vivation e di olii essenziali, che dai sacerdoti.

venerdì, gennaio 06, 2012 11:41:00 AM  
Blogger Shunrei ha detto...

Lasciamo perdere la spiegazione dei simboli... non so a che età ho finalmente capito cosa cavolo fosse la "mirra" (all'incenso bene o male ci si arrivava: viene bruciato anche durante alcune funzioni in chiesa. Fatto sta che da piccoli ci si domandava tutti che razza di regalo balengo fosse per un bambino... e qui torniamo al discorso dei simboli), ma di sicuro piuttosto "avanti". E altrettanto di sicuro nè a catechismo nè durante l'ora di religione a scuola... (il che è piuttosto triste, a ben pensarci!)

venerdì, gennaio 06, 2012 11:50:00 AM  
Blogger Gloria Fiorani ha detto...

Questo post, come molti altri, è estremamente interessante. Da te c'è sempre da imparare qualcosa, e questo è importante! Un abbraccio :)

venerdì, gennaio 06, 2012 4:26:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

SHUNREI : Io la mirra l'ho conosciuta negli anni '70 quando la vendevo, dallo Yemen, ad una ditta di Trieste che trattava anche droghe e coloniali.
Anche le erbe che ora vanno tanto per la maggiore nei preparati dimagranti le ho conosciute dai nostri esportatori Indiani e Cinesi, quando in Cina c'era ancora Mao!

Grazie Gloria!

venerdì, gennaio 06, 2012 4:33:00 PM  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page