giovedì 5 gennaio 2012

La Befana

Come la fine, anche l'inizio dell'anno  ha riti propiziatori, quali  la festa della Befana, che vanta origini antichissime.

Dal solstizio invernale gli antichi Romani credevano che per dodici notti figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. Tra loro Diana, la dea della Luna, festeggiata  al primo plenilunio dell'anno, che nel 2012 cade il 9 di gennaio.
L'intransigenza del Medioevo trasformò la dea in vecchina  benevola portatrice di doni. Ed ecco che la notte prima del sorger del sole nel giorno del 6 gennaio, la Befana sulla sua scopa  volava sopra le case e portava dolci ai bimbi buoni, mentre portava  carbone a quelli cattivi.
In una sorta di "space clearing" antesignano, le antiche popolazioni celtiche  bruciavano in alti falò le scorie e sarmenti dei campi preparati per il riposo invernale. La cenere ricca di potassa veniva poi sparsa sui campi come concime.  I Paesi Nordici di lingua tedesca tutt'ora  pongono sopra la pira un fantoccio, che vestono con vecchi stracci da donna, chiamando il simulacro "die Echse" = la Strega. Nel Veneto e nella Bassa Venezia Giulia viene ancora chiamata la "Vecia" = la Vecchia: altro non rappresenta che il "vecchio" che viene bruciato per lasciar posto al nuovo, per propiziare l'anno che inizia, scacciando col  fuoco ogni negatività che quello vecchio poteva recare con se.
I Friulani chiamano questi falò pignarûl  ed a seconda della direzione in cui il fuoco brucia e le scintille vengono proiettate, si cerca d'interpretare gli auspici per il nuovo anno.  Un famoso proverbio friulano recita :   se il fum al va a soreli a mont, cjape il sac e va pal mont;  se il fum invezit al va de bande di soreli jevât,   cjape il sac e va al marcjât. ( se il fumo si dirige dove il sole tramonta (occidente)  prendi il sacco e va al monte,  se il fumo invece va dalla parte dove il sole sorge, prendi il sacco e va al mercato.
Va al monte significa : inutile coltivare, ma porta il bestiame sulla montagna, dove i pascoli erbosi naturali offriranno ottimo e ricco latte e possibilità di far formaggio e l'uomo potrà raccogliere i frutti dei boschi, funghi e cacciare selvaggina, da portare in tavola. Altrimenti se le scintille vanno ad est, il raccolto sarà copioso, da poter vendere ciò che non si consuma al mercato. Il "mont" viene anche indicato come "monte di pietà" o come "mondo" vale a dire, il dover andare in cerca di lavoro retribuito, perchè i proventi del raccolto non basteranno. Ricordatevi che il Friuli ha visto sempre una costante ed antica migrazione: le donne restavano a badare alle bestie ed ai campi, mentre gli uomini cercavano lavoro nel mondo, tornando periodicamente.
I falò erano e restano un momento di aggregazione e quindi occasione di festa: la gente si riunisce per presenziare e constatare con i propri occhi il percorso del fuoco, aggiungendo i propri riti personali,  invettive nonché preghiere (spesso i falò venivano benedetti dai parroci). Ovviamente data la mole della pira ed il freddo della stagione si trascorre il tempo in allegria con vin brule, pinza o gubana, danzando, scherzando, ridendo.



(costruzione di un pignarul a Cussignacco, foto presa nel web)


La Befana a Trieste invece è sempre stata diversa: ricordo quella di tanti anni fa, che vedeva agli angoli degl'incroci pile di panettoni (Alema_na) per la Befana ai Vigili della Strada.

La Befana dei Bambini invece ha il culmine nella Grotta del Gigante. Fino a pochi anni fa i vigili del fuoco facevano scendere la Befana (uno speleologo) che portava ai bambini un sacco pieno di dolciumi.  Quest'anno la rappresentazione è stata ampliata.


Dalla volta coronata dalle stalattiti per ben 100 m. di altezza verrà fatta scendere non solo la Befana (speleologo della Soc. Alpina delle Giulie - sezione CAI) ma anche i Re Magi, che distribuiranno ai bambini i dolciumi dei loro sacchi. Mentre gli adulti potranno sorseggiare il "Gran Pampel" (pampel= sciocco, citrullo), mitica bevanda a base di vino, rhum, frutta e spezie, preparata e distribuita da speleologi travestiti da Vichinghi,  la Banda dei Salesiani suonerà brani musicali.   La nuova illuminazione che fa risaltare le imponenti concrezioni ed i delicati colori delle pareti e della volta, renderà ancora più magica l'atmosfera festosa.
Vi allego le foto della festa del 2010.

(foto prese da Kataweb)

Buona Befana a tutti!





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5 Commenti:

Blogger stefano massa ha detto...

buona befana a te...articolo molto interessante......e ben trovata (abbiamo un'amica comune) stef
www.stefanomassa.wordpress.com

giovedì, gennaio 05, 2012 9:35:00 PM  
Blogger Soffio ha detto...

L'Epifania ogni festa porta via, ...speriamo almeno che sia arrivata prima

giovedì, gennaio 05, 2012 11:08:00 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

meraviglia.... soprattutto vin brulè e gubana... (mmmmm ricordi... ricordi....)
da noi non ci sono grandi tradizioni... ufffff... che zona noiosa!

venerdì, gennaio 06, 2012 9:49:00 AM  
Blogger Shunrei ha detto...

Nella mia città la notte tra il 5 e il 6 gennaio è la "Nott de' Bisò"... http://www.sagreinromagna.it/sagra.asp?id=2608 scusa la pigrizia, ma faccio prima a metterti un link che a spiegarti a "parole mie"!
Poi, come dappertutto, ovviamente è anche la notte della Befana... non vedo l'ora che l'Aquilina sia un po' più grande per riprendere anche questa tradizione qua a casa! :)

venerdì, gennaio 06, 2012 11:43:00 AM  
Blogger Soleil / Mamma Oggi Lavora ha detto...

che bello, non sapevo tutte queste cose...
ma tu andrai a vedere la rappresentazione nelle grotte quest'anno?

venerdì, gennaio 06, 2012 6:53:00 PM  

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